Premesso che:
un'indagine condotta dal centro studi della Confederazione nazionale artigiani (CNA) sulla ripresa del settore delle costruzioni, cui hanno partecipato imprese artigiane, micro e piccole imprese che operano nei comparti della installazione di impianti, dell'edilizia, dei serramenti, ha rivelato aumenti indiscriminati e inaccettabili nei prezzi dei materiali, delle materie prime e delle apparecchiature legate all'edilizia, che vanno dal 15 per cento fino ad arrivare al 70 per cento di rincaro;
è stato registrato un aumento sensibile del prezzo dell'acciaio del 130 per cento tra novembre 2020 e febbraio 2021; i metalli più 20,8 per cento, con punte che superano il più 50 per cento; i materiali termoisolanti più 16 per cento con punte che oscillano tra il più 25 per cento e il più 50 per cento; i materiali per gli impianti più 14,6 per cento, con punte che superano il più 25 per cento, e il legno più 14,3 per cento. Elevata anche la crescita per altri materiali, che oscilla tra il più 9,4 per cento di malte e collanti e il più 11,3 per cento dei laterizi, così come i ponteggi, il cui costo è passato dai 15 euro a 24 euro al metro quadrato;
l'introduzione del "superbonus 110 per cento" sta producendo un impatto positivo sul piano economico-occupazionale, facendo registrare negli ultimi due mesi un incremento degli interventi di ristrutturazione del 376 per cento, ma gli aumenti dei prezzi rischiano di vanificare l'efficacia del provvedimento, in quanto, facendo lievitare i costi, potrebbero porre un freno all'inizio di nuovi lavori ed impattare negativamente sulla ripresa del settore delle costruzioni;
l'aumento dei prezzi comporta anche una drastica riduzione della marginalità per le imprese non potendo esse adeguare alla crescita dei costi il controvalore dei contratti già sottoscritti, anche per l'obbligo di legge, che impone di dover giustificare i costi attraverso i prezzari regionali ufficiali,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda adottare provvedimenti per il monitoraggio e il controllo dell'andamento dei prezzi delle materie e dei materiali utilizzati nel campo dell'edilizia, al fine di evitare fenomeni speculativi e tutelare gli operatori del settore.